Il presidente della Società italiana di
tabaccologia, Biagio Tinghino non crede alla pericolosità della e-cig e la
promuove come un aiuto per smettere di fumare.
La sigaretta elettronica è un'evoluzione
rispetto alla sigaretta tradizionale, non è così pericolosa come l'hanno
dipinta recentemente e può, invece, essere una "stampella" nella
terapia di disintossicazione dal fumo. Lo ha detto Biagio Tinghino,
coordinatore del Sert di Monza e presidente della Società italiana di
tabaccologia (Sitab), intervenendo al congresso di Federserd in corso a Roma.
"Aspettiamo gli studi sulla reale efficacia della e-cig nello smettere di
fumare - ha premesso Tinghini - ma diciamo no agli allarmismi sulla sua
nocività". L'esperto ha criticato uno studio recente dell'Università di
Napoli Federico II, dal quale emergerebbe la pericolosità delle e-cig, sulla
base del contenuto in metalli pesanti nel vapore: "è improbabile
paragonare il contenuto in metalli pesanti con quello dell'acqua, come fa
questo studio. Se lo paragoniamo con quello di tanti alimenti, risulta inferiore
o uguale". Ancora, spiega Tinghino, "le emissioni di particolato
(polveri sottili), secondo uno studio che ho fatto con l'Università di Perugia
e con La Sapienza di Roma, dimostra che il contenuto di Pm10 nelle e-cig è di
50-60 microgrammi per metro cubo, mentre nelle sigarette tradizionali varia da
300 a 900 microgrammi, cioè 10-15 volte di più. La soglia massima consentita
nell'aria è di 50 microgrammi, quindi in linea con quello prodotto dalla
e-cig". Quanto agli effetti avversi, "finora ne sono stati segnalati
400 ma nessuno di grande significato e soprattutto non comparabili con quelli
del fumo". Dunque, "non si può dire che la sigaretta elettronica sia
tossica quanto quella tradizionale, e in più può essere utile in un contesto di
terapia della dipendenza dal fumo". I tassi di "cessazione" dal
fumo, ha reso noto, sono del 3% di chi smette spontaneamente, del 10% con
l'ausilio di cerotti o simili, del 30-40% per chi si cura nei centri antifumo.
Non c'è la pillola magica,, smettere di fumare non è un evento ma un
processo". In Italia, ha detto Tinghini, l'e-cig è stata provata da un
milione e mezzo di persone ma solo 500 mila la usano abitualmente. Il fatturato
nel 2012 è stato di 350 milioni di euro.
Voglio provarla questa chiacchierata sigaretta elettronica!
RispondiEliminaVoglio regalarla a Natale a mio marito!
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